Il rifiuto ORGANICO - UMIDO
Perchè differenziare il rifiuto ORGANICO - UMIDO?
- Viene valorizzato quasi interamente per la produzione di energia, biometano e compost per agricoltura.
- Con il corretto conferimento e con il conseguente trattamento negli impianti specifici, si abbattono le emissioni in atmosfera di anidride carbonica e di metano che si hanno quando il rifiuto organico viene conferito in modo errato, ad esempio nel secco residuo.
- La porzione di rifiuti destinata al processo di selezione e compostaggio è una delle più consistenti e inquinanti tra tutti i rifiuti e la messa in pratica di sistemi di raccolta differenziata permette di ridurre la necessità di ricorrere a tradizionali vie di smaltimento come l'inceneritore e la messa in discarica;
- Una corretta differenziazione dell’umido può innalzare di molto le percentuali totali della raccolta differenziata nel tuo comune!
Come differenziare il rifiuto ORGANICO - UMIDO?
Esempi di cosa conferire:
Frutta, verdura, pesce, carne, pane, pasta, riso, resti di cibo in generale, fondi di caffè e tisane, filtri di tè e camomilla, tovaglioli e carta assorbente da cucina con resti di cibo, fiori recisi, cenere spenta, cialde caffè compostabili, ecc.
Inoltre, i seguenti imballaggi con indicato il simbolo (a forma di triangolo composto da tre frecce) e i codici internazionali di riciclaggio: PLA-7, C/PAP-87*
*Attenzione: se nella confezione non sono presenti specifiche indicazioni di conferire tale imballaggio nel rifiuto organico, tale materiale va conferito nel secco residuo indifferenziato
Esempi di cosa NON conferire:
Qualunque tipo di rifiuto non organico come imballaggi (carta, plastica, vetro, metalli), gusci di cozze, vongole, ossi, candele, buste contenenti alimenti, cibi caldi, liquidi, pannolini, assorbenti, stracci anche se bagnati, lettiere di animali d’affezione, inerti, mozziconi di sigarette, ramaglie, salviette, stracci, ecc.
ATTENZIONE: I rifiuti organici vanno raccolti sempre nei sacchetti compostabili. Si ricorda che oramai la quasi totalità dei sacchetti utilizzati in commercio sono compostabili, perciò utilizzabili per la raccolta della frazione organica.
NON CONFERIRE IL RIFIUTO ORGANICO IN SACCHI DI PLASTICA! Questo errore è tra i più gravi e frequenti e obbliga a sottoporre i rifiuti a trattamenti extra per la depurazione dagli scarti, con conseguente aumento dei costi e delle impurità.
Per non sbagliare:
- Separa correttamente la frazione organica dal resto dei rifiuti;
- Utilizza, in casa, il contenitore sotto-lavello con i sacchetti compostabili.
- Conferisci il sacchetto, chiuso, negli appositi contenitori stradali.
Non dimentichiamoci dell'AUTOCOMPOSTAGGIO in giardino!
- è una procedura utilizzata per gestire in proprio la frazione organica presente nei rifiuti urbani prodotti in ambiente domestico (di origine prevalentemente alimentare).
- è un processo naturale che trasforma gli scarti vegetali e la frazione umida dei rifiuti in compost, da utilizzare come ammendante per l’agricoltura e/o l'orto e/o il giardino. La diffusione dell'autocompostaggio permette di ridurre in modo significativo peso e volume dei rifiuti solidi urbani.
- i rifiuti che si possono compostare sono:
- scarti di cucina, quali avanzi di frutta,verdura, fondi del caffè, gusci d'uovo.
- scarti della manutenzione delle aree verdi domestiche, come ad esempio fogliame, fiori, sfalci erbosi, ramaglie di potatura
- l’utilizzo del biocompostatore comporta la possibilità di usufruire di una riduzione del 20% sulla parte variabile della tariffa rifiuti (consulta il Regolamento Comunale vigente nel tuo Comune!).
Il Giro dei rifiuti urbani passo dopo passo, scoprilo cliccando su: